Cronaca
Gioia Tauro (RC) | ‘Ndrangheta: arrestata coppia per aver costretto una famiglia ad abbandonare la casa accanto alla loro
La Polizia di Stato del commissariato di pubblica sicurezza di Gioia Tauro ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due coniugi di Gioia Tauro. Sono accusati, in concorso e al momento delle indagini preliminari, di tentata estorsione e atti persecutori con l’aggravante del metodo mafioso.
Secondo le indagini avviate a seguito di una denuncia nell’ottobre scorso, i coniugi, facendo riferimento alla loro presunta appartenenza a una cosca locale della ‘ndrangheta, avrebbero minacciato di collaborare con altre consorterie ‘ndranghetiste del territorio. Sono stati coinvolti in varie azioni intimidatorie, volte a consolidare il loro potere sul territorio.
Nel dettaglio, i due coniugi avrebbero cercato di costringere due vittime e i loro figli minori a abbandonare la loro residenza, situata vicino all’appartamento occupato abusivamente dalla coppia arrestata. Grazie a un’attenta attività investigativa, il personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro ha raccolto elementi cruciali che hanno permesso alla Procura Distrettuale di prendere provvedimenti cautelari per contrastare l’escalation criminale dei coniugi.
Cronaca
Catania | Arrestato per detenzione illegale di 800 kg di materiale esplodente
La Polizia di Stato di Catania ha recentemente effettuato un importante intervento contro il traffico e la detenzione illegale di materiale esplodente, arrestando un uomo di 40 anni trovato in possesso di circa 800 kg di fuochi d’artificio, molti dei quali artigianali e privi di qualsiasi autorizzazione.
L’arresto è stato il risultato di mirati controlli effettuati dalla Questura di Catania, nell’ambito di un’operazione volta a prevenire e contrastare la vendita illegale di materiale esplodente, particolarmente diffuso durante il periodo delle festività di fine anno. Gli agenti della squadra amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno eseguito perquisizioni e accertamenti nei punti strategici della città, alla ricerca di materiale pericoloso che potesse rappresentare una minaccia per la sicurezza pubblica.
Durante uno di questi controlli, gli agenti hanno fatto irruzione in un’abitazione situata nel quartiere San Cristoforo, dove hanno trovato una grande quantità di fuochi d’artificio, accuratamente nascosti in diversi punti dell’immobile, tra cui un terrazzino adiacente a un altro appartamento. Il materiale esplodente, che era in gran parte di produzione artigianale, è stato sequestrato immediatamente. Per garantire la sicurezza durante l’operazione, sono intervenuti anche gli artificieri della Questura di Catania, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del materiale pericoloso, e la Polizia Scientifica, che ha documentato l’accaduto con riprese fotografiche e video.
L’uomo, arrestato con l’accusa di detenzione illegale e ricettazione di materiale esplodente, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, in attesa della convalida dell’arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari. L’inchiesta prosegue, e il procedimento legale è ancora in corso, con la presunzione di innocenza che si applica fino a sentenza definitiva.
Questo arresto rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica e prevenire incidenti legati all’uso di materiali esplosivi illegali, che rappresentano una minaccia concreta per la collettività, soprattutto durante le celebrazioni di fine anno.
Cronaca
Librino (CT) | Sequestro di droga e fucile: intensificati i controlli durante il periodo festivo
La Polizia di Stato ha messo a segno un’importante operazione nel quartiere di Librino, sequestrando oltre 3 kg di marijuana e un fucile di provenienza furtiva. L’intervento si inserisce nell’intensificazione dei controlli nel periodo delle festività, durante il quale la richiesta di sostanze stupefacenti tende ad aumentare.
Le operazioni, condotte dalle unità cinofile della Questura di Catania insieme alle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno avuto luogo in Viale San Teodoro, una zona spesso al centro dell’attenzione per attività illecite. I cani poliziotto “Maui” e “Ares”, in particolare, hanno svolto un ruolo fondamentale nell’individuare i nascondigli di droga.
Durante il controllo di un immobile, “Ares” ha segnalato una porta che dava accesso a una terrazza. Nonostante i residenti del palazzo avessero negato di possedere le chiavi del lucchetto, gli agenti hanno deciso di forzare l’accesso, trovando subito circa 200 grammi di marijuana in un vano contatore. La perquisizione è poi proseguita in altre aree dello stabile, dove è stato rinvenuto un sacchetto contenente oltre 2,8 kg di marijuana, nascosto sotto altre buste.
Ma non è finita qui. Tra i ritrovamenti, è stato anche sequestrato un fucile, che, dopo gli accertamenti, è risultato essere stato rubato qualche mese prima. La Polizia Scientifica ha repertato l’arma e avviato ulteriori indagini per determinare se il fucile sia stato utilizzato in altri crimini e per raccogliere eventuali impronte utili.
Questo intervento sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza e prevenire il crimine, soprattutto in un periodo come quello delle festività, quando le attività illecite tendono ad intensificarsi.
Cronaca
Caserta | Sequestro di beni per oltre 2 milioni di euro: indagini su un medico dell’ASL
La Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito un provvedimento di sequestro conservativo per un importo di oltre 2 milioni di euro nei confronti di un dirigente medico dell’ASL di Caserta, accusato di aver causato un danno erariale attraverso attività extra-istituzionali illegittime. Il provvedimento, richiesto dalla Procura regionale per la Campania, è stato emesso dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Napoli e riguarda il periodo dal 2006 al 2020.
L’inchiesta, che ha avuto inizio grazie a una denuncia dell’ASL di Caserta, ha evidenziato che il medico, un chirurgo generale in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale di Marcianise, ha svolto attività fuori dagli ambiti consentiti dalla sua posizione. Fino al 2017, il medico ha ricevuto incarichi non autorizzati direttamente. Successivamente, dal 2018 al 2020, ha continuato a operare fuori dal sistema sanitario pubblico, utilizzando una società di diagnostica medica di proprietà della moglie. Questa società, pur risultando formalmente intestata alla consorte, ha visto tutte le prestazioni sanitarie eseguite dallo stesso medico, che ne era socio di minoranza e referente sanitario.
Le indagini, condotte congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri del NAS di Caserta, hanno accertato un danno erariale complessivo di 2.173.177,70 euro. Tale importo corrisponde alle somme indebitamente percepite dal medico per attività extra-istituzionali non autorizzate, nonché alle indennità di esclusività che ha percepito in violazione degli accordi contrattuali con l’ASL.
A seguito delle operazioni di sequestro, sono stati confiscati beni immobili e conti correnti riconducibili al medico, fino a coprire l’importo del danno erariale contestato.
Questa azione si inserisce in un ampio intervento della Guardia di Finanza volto a contrastare la criminalità economica e garantire la tutela delle risorse pubbliche, in collaborazione con la Procura della Corte dei conti di Napoli. L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro gli abusi e nell’assicurare la legalità nelle istituzioni pubbliche.
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