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Cronaca

Milano | Sciopero dei trasporti confermato nel week end

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Lo sciopero del trasporto ferroviario previsto per il fine settimana è stato confermato, con i dipendenti di Trenitalia e Trenord che potrebbero incrociare le braccia tra le 21 di sabato 4 maggio e le 21 di domenica 5. Data la natura del weekend, non ci saranno fasce orarie garantite per i treni.

Tuttavia, per quanto riguarda la compagnia ferroviaria regionale lombarda – Trenord – c’è una speranza: la protesta è organizzata da un sindacato poco o per nulla rappresentativo dei dipendenti dell’azienda di piazzale Cadorna, quindi l’adesione del personale potrebbe essere quasi irrilevante per la qualità del servizio, che verrebbe garantita normalmente. Questa notizia è stata confermata da Trenord stessa.

“L’organizzazione Cat ha proclamato uno sciopero nazionale che interessa il trasporto ferroviario. I treni potranno subire cancellazioni. Tuttavia – afferma l’azienda lombarda – si segnala che la sigla Cat non è rappresentata in Trenord: in circostanze analoghe non si sono verificate significative ripercussioni sul servizio”.

Visto che si tratta di una giornata festiva, non sono previste fasce di garanzia. Eventuali cambiamenti saranno comunicati sul sito e sull’app di Trenord.

Nel caso di cancellazioni dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express, partendo da via Paleocapa 1, e tra Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio, oltre a quello tra Busto Arsizio FS e Malpensa Aeroporto.

Lo sciopero dei treni coinvolge diversi operatori del settore, tra cui il Gruppo FS, Trenitalia e Trenitalia Tper. Trenitalia avverte che i treni potrebbero subire variazioni o cancellazioni, e che le modifiche al servizio potrebbero verificarsi anche prima dell’inizio e dopo la conclusione dello sciopero. I passeggeri possono richiedere il rimborso del biglietto secondo le Condizioni generali di trasporto di ciascun vettore, consultabili sul sito delle singole imprese ferroviarie. Ulteriori informazioni sui collegamenti e sui servizi sono disponibili sui canali web del Gruppo FS e di Trenord, oltre che presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie. Inoltre, sarà attivo un call center gratuito al numero 800 89 20 21.

Dopo il fine settimana, lunedì 6 maggio, lo sciopero si sposta sul fronte del trasporto pubblico locale. A Milano, Atm ha confermato l’agitazione sul proprio sito. Metro, bus e tram saranno a rischio per l’intera giornata, ma saranno garantite fasce orarie di servizio dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. Ulteriori dettagli possono essere consultati sul sito dell’azienda.

Cronaca

Ugento (LE) | Sequestro di oltre 2 tonnellate di esplosivo: arrestato un 38enne

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Un’importante operazione di sicurezza condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casarano e dagli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Lecce ha portato al sequestro di oltre 2 tonnellate di materiale esplosivo e pirotecnico, nascosto all’interno di un’abitazione nel comune di Ugento. L’operazione, frutto di una serie di indagini, ha portato all’arresto di un uomo di 38 anni, sorpreso in flagranza di reato per possesso illegale di esplosivi e artifici pirotecnici.

L’indagine ha avuto inizio a seguito di sospetti sul comportamento dell’uomo, titolare di alcuni locali-deposito. Le perquisizioni effettuate nella sua abitazione e nei magazzini adiacenti hanno rivelato un ingente quantitativo di materiale estremamente pericoloso. Nel garage della casa sono stati rinvenuti circa 2.100 grammi di polvere nera di prima categoria, 12 petardi fabbricati clandestinamente, 15 kg di artifici pirotecnici e dispositivi per la produzione di nuovi esplosivi. Inoltre, nel magazzino dell’abitazione sono state scoperte circa 2.300 cartucce da caccia, micce e dispositivi per l’accensione degli artifici.

Ma la scoperta più inquietante è stata quella di un furgone non marciante, utilizzato come deposito, che conteneva circa 1.300 kg di materiale esplosivo non classificato e numerosi artifici pirotecnici artigianali, inclusi mortai da lancio. Il materiale esplosivo, stoccato in prossimità di abitazioni civili, rappresentava un serio rischio per la sicurezza pubblica, tanto che gli artificieri sono intervenuti prontamente per evitare situazioni di pericolo.

Oltre agli esplosivi, sono state sequestrate anche 19 armi regolarmente detenute dal 38enne, insieme ai titoli abilitativi necessari. Il materiale pericoloso sarà distrutto dagli artificieri, mentre quello classificato verrà custodito in un deposito giuridico autorizzato per garantire la sicurezza della comunità.

L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce, che sta conducendo le indagini. L’operazione, che ha evitato potenziali tragedie, ha anche attivato una serie di controlli straordinari in tutta la provincia salentina. Le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione le attività sospette, soprattutto in vista delle festività natalizie, periodo in cui l’uso illecito di fuochi d’artificio è particolarmente frequente.

Questo intervento si inserisce in una serie di operazioni mirate a garantire la sicurezza pubblica e a contrastare il traffico di materiale esplosivo e pirotecnico clandestino, una minaccia concreta per la comunità. Le indagini sono ancora in corso per verificare eventuali complici e accertare ulteriori responsabilità. Nel frattempo, la comunità di Ugento può sentirsi più sicura grazie all’azione tempestiva dei Carabinieri, che continuano a lavorare per prevenire situazioni di pericolo e mantenere l’ordine e la legalità.

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Cronaca

Padova | Operazioni contro lo spaccio di droga: due arresti in 48 ore

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Continuano senza sosta le operazioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti a Padova, con un focus particolare sulla zona di via Tommaseo e nelle aree limitrofe. Giovedì 21 e venerdì 22 novembre, gli agenti della Polizia di Stato hanno intensificato il controllo del territorio, portando a due arresti nell’arco di 48 ore.

Nella serata di giovedì, durante una serie di operazioni di pattugliamento, gli agenti delle Volanti hanno notato un uomo che si comportava in modo sospetto mentre percorreva via Tommaseo. L’individuo, un 35enne cittadino nigeriano, si guardava frequentemente attorno, destando i sospetti degli agenti. Dopo un controllo di routine, è emerso che l’uomo, privo di documenti, stava cercando di depistare i poliziotti. Nella perquisizione personale, gli agenti hanno trovato numerose dosi di marijuana, nascosti in un calzino sotto l’ascella, per un peso complessivo di 95 grammi. L’uomo, già con precedenti specifici per reati legati agli stupefacenti, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

Successivamente, nella mattinata di venerdì 22 novembre, l’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Padova, con l’imposizione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Padova. Inoltre, su disposizione del Questore, l’uomo è stato trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Milano, in attesa di essere espulso dal territorio nazionale.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, la Polizia di Stato ha effettuato un altro intervento nella stessa zona. Gli agenti della Squadra Mobile, durante un servizio di osservazione, hanno notato un rapido scambio tra un cittadino tunisino, noto per i suoi precedenti penali, e un ragazzo italiano. Dopo aver seguito i due, gli agenti hanno intercettato il giovane, trovandolo in possesso di una dose di eroina. Il tunisino, un 43enne con un lungo curriculum criminale, è stato arrestato per cessione di droga. Anche in questo caso, l’Ufficio Immigrazione ha disposto il suo trasferimento in un CPR, in attesa di allontanamento dal paese.

Le operazioni di controllo e prevenzione da parte delle forze dell’ordine proseguiranno con regolarità nella zona della stazione ferroviaria e nelle strade limitrofe, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

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Cronaca

Ladri rubano cavi di rame da impianto fotovoltaico a Piedimonte San Germano: inseguimento e fuga nei campi

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Nella notte tra sabato 23 e domenica 24, una banda di ladri ha compiuto un furto di cavi di rame da un impianto fotovoltaico situato a Piedimonte San Germano, causando un danno ingente all’impresa proprietaria, la cui entità è ancora in fase di valutazione.

I malviventi, a bordo di un furgone bianco, stavano cercando di allontanarsi con la refurtiva quando sono stati intercettati da due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Cassino, che hanno dato il via a un inseguimento durato diversi chilometri. Durante la fuga, i ladri hanno abbandonato il furgone in corsa, facendo perdere le loro tracce e scappando a piedi nelle campagne circostanti.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R., supportati dalla Stazione di Piedimonte San Germano, hanno poi accertato che il furgone, un Fiat Ducato, era stato rubato lo scorso mese di luglio a Castel di Sangro (AQ), come confermato dalla denuncia del proprietario. Sia il veicolo che la refurtiva sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

L’operazione rientra nell’impegno quotidiano dei Carabinieri della Compagnia di Cassino nella prevenzione e repressione dei reati, in particolare quelli contro il patrimonio. Le indagini continuano per identificare i responsabili e contrastare ulteriori attività criminose nella zona.

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